[Recensione] Jaipur, sfida all’ultima merce per 2 giocatori!
Jaipur è un gioco da tavolo specificamente dedicato a 2 soli giocatori e secondo noi si tratta di uno dei migliori giochi in assoluto in questa categoria. Ideato dallo svizzero Sébastien Pauchon (già creatore del gioco di scorribande piratesche Jamaica) nel 2009, è attualmente edito da Space Cowboys e distribuito da Asmodee Italia.
In questo rapido gioco basato sulla collezione di set di carte, vestiremo i panni di ricchi mercanti che si sfideranno nella compravendita delle proprie merci preziose nel tentativo di accumulare più ricchezze rispetto all’avversario.
Analizziamo velocemente il regolamento del gioco e scopriamo insieme quelli che secondo noi sono i pregi e i difetti di Jaipur.
Setup e regole in breve
Il setup di Jaipur è molto veloce, anche perché nella scatola troviamo semplicemente un mazzo di carte e alcuni segnalini raffiguranti i diversi tipi di merce disponibili e alcuni bonus. In particolare, le carte si dividono tra due tipi: le carte Merce (di 6 tipologie) e le carte Cammello.
Una volta separati i segnalini per tipo e mischiato il mazzo, si distribuiscono 5 carte ad ogni giocatore e si crea al centro del tavolo il Mercato. Quest’ultimo altro non è che una fila di 5 carte merce scoperte poste tra i due giocatori. Ad inizio partita, il Mercato è composto da 3 carte Cammello e 2 carte Merce.
Durante il proprio turno, i giocatori dovranno scegliere tra le seguenti azioni:
- Prendere Carte, purché a fine turno non si superi il limite di 7 carte merce nella propria mano. Questa azione può essere compiuta in uno dei seguenti 3 modi:
- Prendere 1 singola carta merce dal Mercato e sostituirla con la carta in cima al mazzo coperto;
- Prendere più carte merci attraverso uno scambio. In pratica, si possono prendere quante carte Merce si desiderano dal mercato, sostituendole con un pari numero di carte dalla propria mano (possono essere sia carte Merci che carte Cammello, o un mix dei due tipi);
- Prendere tutte le carte Cammello dal Mercato e sostituirle con le carte del mazzo coperto.
- Vendere Carte. Ciò consiste nello scartare quante carte Merce (di un solo tipo) si desideri, in cambio di un pari numero di segnalini Merce (che a fine round verranno girati e convertiti in monete). In caso di una vendita di 3, 4 o 5 carte, il giocatore avrà anche diritto ad un segnalino bonus che garantirà punti aggiuntivi.
I giocatori si alternano in turni fino alla fine del round. La fine del round si innesca quando 3 tipi di segnalini Merce sono esauriti oppure quando nel mazzo coperto non ci sono abbastanza carte per rifornire il Mercato. A questo punto, si conteranno i punti riportati dietro ad ogni segnalino e chi ne avrà di più sarà il vincitore del round. La partita termina al meglio dei 3 round.
Cosa pensiamo di Jaipur
Il pregio più evidente di Jaipur è la sua semplicità e velocità, palese fin dalla prima partita anche con giocatori poco esperti. Parliamo di semplicità e velocità in tutto, dal setup, al regolamento (che in pratica abbiamo descritto nella sua interezza), alle partite in sé, che non durano mai più di una ventina di minuti. Questa è una caratteristica fondamentale per i giochi cosiddetti filler (altri validi esempi in questa categoria sono ad esempio Coloretto , Kingdomino e For Sale).
Questa caratteristica fa sicuramente sì che le partite si accumulino molto facilmente, in quanto Jaipur non stanca e lascia sempre una certa voglia di rivincita nel giocatore perdente. Questa sensazione è alimentata dal fatto che difficilmente le partite non si decidono per pochissimi punti di differenza, con i segnalini bonus che spesso rappresentano l’ago della bilancia decisivo. Dal punto di vista del peso specifico di ogni mossa in un flusso di gioco per 2 comunque molto veloce, ci ha ricordato seppur vagamente Onitama, altro gioco in cui le poche mosse a disposizione dovevano essere soppesate attentamente.
Semplice e veloce però non significa assolutamente superficiale. Jaipur infatti nasconde una profondità sorprendente, legata ad un elemento in particolare: il tempismo. Sarà infatti fondamentale calcolare con i giusti tempi se accumulare carte Merce nella propria mano oppure venderle al mercato per guadagnare gettoni punteggio, magari guadagnando anche qualche punto bonus.
A livello di materiali, assolutamente nulla da dire sulla qualità della produzione. I segnalini merce sono in cartone spesso e danno un buon effetto “fiches” (pur non essendo fiches vere e proprie, come ad esempio troviamo invece in Splendor). Le carte sono di buona qualità, ma consigliamo comunque di imbustarle perché le mischierete parecchio.
La grafica delle carte e dei segnalini è chiara e colorata, ed aiuta a percepire un minimo di ambientazione. In questo caso ci ritroviamo nel mondo del commercio di merci preziose (un’ambientazione che nel tempo abbiamo scoperto di apprezzare molto, visto che uno dei nostri giochi preferiti è Ragià del Gange, senza comunque dimenticare un altro pilastro come Istanbul).
Per quanto riguarda la capacità di dare comunque uno stile grafico piacevole e coinvolgente ad un gioco potenzialmente astratto nelle meccaniche, Jaipur ci ha ricordato un’altra pietra miliare dei giochi per 2 soli giocatori, ovvero Lost Cities – Le Città Perdute (con cui peraltro condivide l’illustratore, Vincent Dutrait).
L’unico quasi impercettibile difetto è legato alla nuova edizione del gioco. Nell’attuale edizione, infatti, la scatola è un po’ più grande rispetto alla vecchia, e ciò ne penalizza leggermente la portabilità. In ogni caso, noi siamo comunque disposti ad occupare un po’ di spazio in più nello zaino perché il gioco è davvero meritevole.
Come detto in apertura, con Jaipur ci troviamo veramente tra i top dei giochi da tavolo per 2 giocatori. Secondo noi, al momento è dietro solo a 7 Wonders Duel, che però pecca un po’ nell’immediatezza, ed è alla pari di Patchwork che non ha la stessa portabilità (anche se il nuovo Patchwork Doodle ha in parte risolto questo problema, sostituendo i polimini con un mazzo di carte).
In conclusione, Jaipur è un must have per qualsiasi appassionato di giochi da tavolo, in particolare per chi spesso si cimenta in sfide a 2!